Venerdì 20 dicembre 2019, nell’ambito della collaborazione tecnico-accademica del Laboratorio Italo-Brasiliano per la Formazione, la Ricerca e le Pratiche di Salute Collettiva, sono stati lanciati, tre bandi per le pubblicazioni di Editora Rede Unida. Il lancio è avvenuto a chiusura del programma della Winter School italo-brasiliana sull’evoluzione dei sistemi di welfare “Le cure intermedie come potenziamento del welfare territoriale”, in Salsomaggiore/Regione de Emilia-Romagna. All’evento hanno partecipato i lavoratori del sistema sociale e sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, i responsabili del governo regionale, i dirigenti delle Università di Parma e Bologna, l’Organizzazione AIFO, la Rede Unida e docenti delle università brasiliane.
Le pubblicazioni coprono diversi temi e iniziative di cooperazione tecnico-accademica tra istituzioni italiane e brasiliane e segnano una fase avanzata nella maturazione del lavoro di rete scientifica del Laboratorio. Per il Prof. Túlio Batista Franco, dell’Universidade Federal Fluminense e Coordinatore Nazionale della Rede Unida, “le pubblicazioni segnano una nuova fase di cooperazione, che coinvolge i servizi sociali e sanitari e l’insegnamento e la ricerca, e condividono produzioni collaborative nella qualificazione dei servizi e dei sistemi di welfare e sanitari dei due Paesi e nello sviluppo dell’insegnamento e della ricerca”. Per Franco, “inizialmente il Laboratorio ha realizzato approcci con temi di reciproco interesse, basati principalmente sull’esperienza maturata da ricercatori e istituzioni dei sistemi socio-sanitari e sanitari scientifici e tecnologici dei due Paesi”, e successivamente sono stati avviati progetti congiunti come “incubatori” di iniziative di collaborazione. Già oggi è possibile condividere i risultati della cooperazione, in termini di conoscenze e tecnologie sviluppate congiuntamente, con la diversità di ogni territorio. Così, secondo Túlio Franco, il più alto scopo della cooperazione è quello di sviluppare tecnologie e conoscenze che possano funzionare anche in altri contesti.
Tra le proposte di pubblicazioni lanciati, figura una raccolta di articoli su “Cure intermedie: esperienze condivise tra Italia e Brasile“, realizzata nell’ambito del progetto “Cure intermedie: sviluppo e trasferimento di strumenti di gestione dell’assistenza tra Italia e Brasile (RERSUS)”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato dall’Associazione Italiana Amici di Raul Forlereau (AIFO), in collaborazione con l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, Università di Parma, Università Federale Fluminense, Azienda USL di Modena, Azienda USL di Parma, Azienda USL della Romagna, Comune di Castelfranco Emilia, Brasile Associazione Salute e Azione (BRASA). Il Progetto Strategico RERSUS, che si è svolto da dicembre 2018 a novembre 2019, ha sviluppato nuove tecnologie e metodologie per lo scambio e la cooperazione internazionale, ha creato un campo per lo sviluppo del modello di assistenza intermedia in Brasile e in Italia e, come le altre aree di cooperazione, ha anche sistematizzato conoscenze tempestive e utili. Secondo Mirian Ribeiro, coordinatore generale del progetto, “RERSUS è stato un importante strumento di cooperazione tra la Regione Emília Romana (RER) e il Brasile. Oltre a creare opportunità in Brasile, ha permesso lo sviluppo di nuove soluzioni per i servizi della stessa regione italiana, facilitando così il trasferimento di competenze, l’individuazione dei bisogni e delle relative soluzioni ad entrambi i Paesi”. Secondo Mirian, la pubblicazione delle analisi in formato libro “dovrebbe riunire non solo un’importante revisione concettuale dell’argomento, ma anche gli strumenti e i risultati di questo scambio, che presenta nelle sue basi la significativa e potente interconnessione delle reti – università, servizi, management, studenti, lavoratori e organizzazioni non governative – di entrambi i Paesi”.
Una seconda pubblicazione sarà un supplemento tematico della rivista Saúde em Redes sul tema dell’assistenza sanitaria agli anziani, in collaborazione con la Rete Internazionale di Ricerca sulla Gerontologia e i Sistemi di Cura Nell’invecchiamento (RedeGeronto). Il tema del supplemento amplia il dibattito promosso nel seminario “Invecchiamento della popolazione: esperienze in dialogo”, tenutosi nel febbraio 2019 a Bologna/Italia, attraverso una partnership tra l’Associazione Rede Unida, il governo della Regione Emilia-Romagna, le Università di Bologna e Parma, 2 em 1 Comunicação e Educação, tra gli altri enti. Il prossimo febbraio si terrà un’altra edizione del Seminario, sempre a Bologna. Saranno accettati per la pubblicazione articoli originali, narrazioni, saggi teorici ed empirici, ricerche, relazioni di riflessione e analisi di esperienze nel campo delle politiche pubbliche, dell’educazione e del lavoro nei movimenti sociali e sanitari, presentazione di tecnologie e metodologie formative, articolazioni interistituzionali e intersettoriali, interazione insegnamento-ricerca-estensione con i laureandi e le residenze sanitarie, implementazione di Università per anziani, pratiche di lavoro collaborativo, valutazione delle capacità interprofessionali, tra gli altri stili di diffusione della conoscenza.
Per la coordinatrice di RedeGeronto, la professoressa Suzana Funghetto, “l’obiettivo principale della pubblicazione è quello di raccogliere esperienze internazionali con una diversità di condizioni e iniziative per l’assistenza all’invecchiamento, poiché si esprime in modi diversi in diverse realtà ed è essenziale che le politiche pubbliche e le iniziative di formazione professionale abbiano la capacità di riconoscere e affermare il diritto delle persone e delle collettività all’invecchiamento attivo e all’assistenza completa per gli anziani”. La cooperazione tecnico-accademica tra istituti e servizi educativi e di ricerca in Brasile, Italia e altri Paesi ha permesso di progredire nella comprensione del fenomeno dell’invecchiamento umano, “ma anche nella produzione di conoscenze e nuove tecnologie e nella formazione di professionisti con capacità lavorative estese in relazione a questa fase della vita e della condizione sociale, una volta che si verifica l’invecchiamento”, secondo Suzana Funghetto.
È stato inoltre prevista una pubblicazione di analisi e riflessioni sull’esperienza dell’Agenzia Regionale Sanitaria e Sociale Regionale dell’Emilia-Romagna denominata “Community Lab – metodologia per innovare la pubblica amministrazione attraverso processi collettivi”. Questa iniziativa, sviluppata a partire dal 2012, mette a sistema le innovazioni prodotte localmente sui principali processi istituzionali che necessitano cambiamenti e trasformazioni.
Il ‘fare’, si è detto, per il Community Lab è l’oggetto principale della conoscenza a fronte di ipotesi da esplorare. Assieme a chi si occupa ‘del fare’ si riflette, si forniscono strumenti di lettura, si esplorano le ipotesi, in un certo senso si fa ‘ricerca’ e si forniscono suggerimenti gestionali adeguati ai processi di cambiamento in essere. Ci si allena quindi ad essere attori, protagonisti attivi a livello locale del processo da innovare attraverso la partecipazione a occasioni formative di gruppo, di analisi comparativa, incontri locali di supporto ad una progettazione operativa e concreta, momenti dedicati al monitoraggio e manutenzione dei processi avviati.
Si agisce sulla complessità, sulla capacità di stare nella complessità. Il metodo non porta a ragionare sulle cause e soluzioni: facendo scomposizioni si amplificano i problemi, non si risolvono. Il Community Lab consente di agire nella complessità, portando, chi partecipa, a considerare come la soluzione della complessità non significhi semplificazione, divisione particolare, frazionamento. Accogliere la complessità e riconoscerla, significa attrezzarsi, imparare nuove modalità di azione. Agire innovazioni passando da processi collettivi per affrontare la complessità che si ha di fronte, allontanandosi dalla formattazione sulla semplificazione (organizzativa, istituzionale…) significa ‘affidarsi’ a un percorso dove apprendere un metodo per lavorare in confini organizzativi meno definiti, sapendo utilizzare forme di leadership fluide, reti, anche informali, basandosi su prestazioni e prodotti non misurabili in termini di efficienza economica ma di efficacia pratica, con possibile impatto, tra l’altro, sulle capacità dell’organizzazione di appartenenza.
I processi istituzionali che sono stati realizzati o sono in corso: programmazione locale per il benessere sociale e sanitario, la promozione della salute, i conflitti familiari, la programmazione degli ospedali di comunità, l’integrazione della popolazione migrante
Per la dott.ssa Maria Augusta Nicoli, Responsabile del Programma “Innovazione Sociale” dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale della Regione Emilia-Romagna, “nell’ambito della collaborazione tra istituzioni e servizi accademici in Brasile, in particolare la Rede Unida, con la Regione Emilia-Romagna, sono emersi tre oggetti di comune interesse che hanno portato alla condivisione di riflessioni ed elaborazioni utili per le innovazioni e le sfide che caratterizzano oggi l’attenzione territoriale”. Nicoli rafforza anche l’idea di un nuovo livello di maturità della cooperazione tecnico-accademica tra le istituzioni dei due Paesi, con lo scambio di conoscenze sui diversi contesti, al momento iniziale, i con la produzione congiunta di tecnologie e nuove conoscenze, nella fase attuale. Secondo Maria Augusta, “le pubblicazioni sono un segno tangibile di ciò che si produce attraverso il dialogo che si è instaurato e che ha favorito lo scambio sui rispettivi processi di lavoro per arricchire l’analisi dei problemi e per co-costruire nuove prospettive”.
La collaborazione tra Italia e Brasile attraverso il Laboratorio Italo-Brasiliano per la Formazione, la Ricerca e le Pratiche di Salute Collettiva ha sviluppato progetti congiunti di insegnamento e ricerca, la formazione dei professionisti, la mobilità di insegnanti e studenti, lo scambio di esperienze nei sistemi e servizi sanitari, lo svolgimento di eventi in entrambi i Paesi. La prossima edizione del Seminario Internazionale del Laboratorio si terrà dal 17 al 22 febbraio 2020 a Bologna/Italia e dal 22 al 25 luglio 2020 a Niterói/Brasile, in concomitanza con il 14° Congresso Internazionale della Rede Unida. Informazioni sul sito web http://www.redeunida.org.br.
Le pubblicazioni uscite venerdì fanno parte della Serie Salud Colectiva i Cooperacion Internacional de la Editora Rede Unida (https://editora.redeunida.org.br/). Per l’Editore General e professore all’UFRGS, Alcindo Antônio Ferla “l’esperienza di cooperazione Italia Brasile, così come altre iniziative di lavoro cooperativo nazionale e internazionale, ha generato un grande rinnovamento nelle conoscenze e tecnologie disponibili del lavoro all’interno dei sistemi e dei servizi sanitari, sia per la diversificazione degli scenari da cui si producono le diverse esperienze, sia per le diverse prospettive pragmatiche che gli attori condividono nel lavoro di cooperazione”. Così, secondo Ferla, la pubblicazione dei risultati teorici ed empirici di queste collaborazioni contribuisce alla qualificazione del lavoro in diversi contesti e anche allo sviluppo epistemologico e metodologico del settore sanitario e dell’insegnamento delle professioni sanitarie, “non prevalentemente attraverso esperimenti controllati all’interno di istituzioni accademiche, ma attraverso l’esercizio dell’alterità con condizioni complesse e contesti diversi, generando nuovi piani per il pensiero scientifico e nuove possibilità di ricerca”. Secondo il caporedattore, Editora Rede Unida ha mantenuto, per tutta la sua esistenza, un forte impegno per il rinnovamento della conoscenza e per il lancio di nuovi autori e nuove prospettive sui problemi dell’educazione e del lavoro in salute.
Maggiori informazioni sulle uscite e sugli editti possono essere ottenute nell’ambiente dei richiami manoscritti di Editora Rede Unida (https://editora.redeunida.org.br/editora-rede-unida/chamadas-para-manuscritos/).
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